Poesia
Home body. Il mio corpo è la mia casa
di Rupi Kaur
Libro: Copertina morbida
editore: TEA
anno edizione: 2023
pagine: 208
Una lettera d'amore verso noi stessi. In "Home body", Rupi Kaur accompagna i lettori in un viaggio intimo e profondo dentro di sé che ripercorre il passato, si sofferma sul presente e guarda al futuro. Riflettendo su se stessa, ricorda ai lettori di abbracciare il cambiamento, riempiendo ogni giorno la vita di amore, accettazione, comunità, famiglia. Anche attraverso illustrazioni, affronta i temi della natura e dell'educazione, della luce e dell'oscurità.
Mondi
di Gertrud Kolmar
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 136
Voce potente della poesia europea del Novecento, Gertrud Kolmar viene proposta con la sua ultima raccolta, Welten, Mondi, scritta nel 1937 e finora inedita in italiano, che Suhrkamp scelse di pubblicare nel 1947 come titolo inaugurale della sua collana di poesia. L'opera di Kolmar - qui tradotta da Margherita Carbonaro e Anna Ruchat - è caratterizzata da un costante esercizio dell'immaginazione, attraverso il quale l'autrice riesce a introdurre gli elementi di una realtà multiforme, popolata di figure in movimento. Tra l'epico e il prosastico, grazie all'ampiezza costante del suo respiro narrativo, Kolmar ci offre «brandelli di un mondo» abitato da personaggi vari e da innumerevoli animali. Mondi sempre oscillanti tra concretezza del vissuto e aleatorietà onirica, tra incerta luce del giorno e «falce della notte». Un acuto pensiero li attraversa, turbato dagli eventi di una personale, drammatica condizione umana, quella dell'autrice stessa: una realtà in cui rimane però «la candela ancora accesa del Pensatore». Vicenda d'amore e senso della bellezza si manifestano qua e là nei versi, come sottolinea lo scritto di Helena Janeczek, muovendo il testo oltre quell'ineliminabile senso di desolazione e precarietà che è la nota distintiva della raccolta. A ciò si accompagna una potente visionarietà in cui agisce una spinta vitale capace di sorprendere per complessità e tensione lirica.
Teogonia. Testo greco a fronte
di Esiodo
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 224
Cantore di dèi ma soprattutto cantore di uomini, Esiodo nella Teogonia, opera di ineguagliabile grazia poetica, ha saputo dare una ragione del suo mondo: come è arrivato a essere quello che è, quali sono i principî, le forze e le passioni che lo animano. All'inizio ci fu Chaos. Poi giunse Gaia, dall'ampio petto, sede sicura degli immortali come dèi mortali. Dopodiché vennero il nebbioso Tartaro e il bellissimo Eros. Da qui fino al trionfo di Zeus, per raccontare la nascita dell'universo e delle divinità che lo regolano, Esiodo chiede aiuto alle Muse, certo, ma è lui poi a cantare sia menzogne simili al vero sia vicende che nel vero gettano radici. Le canta per far dimenticare i dolori che affliggono il cuore dell'uomo, come vuole la tradizione, ma anche abbandonando la pretesa di conoscere tutto, facendosi carico di spiegazioni incomplete, che testimoniano la faticosa ricerca di un senso da dare alle cose e ai nomi che ci circondano. Per mezzo del mito parla dunque di noi, dei nostri sforzi, vani ma inevitabili, per organizzare una realtà che, migliaia di anni fa come oggi, da sempre ci sfugge. Questa edizione, oltre alla traduzione di Graziano Arrighetti, è completata da una dettagliata introduzione e un ricco apparato di note.
Dimenticato sul prato
di Cesare Viviani
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 96
Da molti anni Viviani è uno dei più significativi poeti italiani. Nella sua opera si sono alternate due istanze apparentemente contrastanti: la decostruzione dei valori e dei significati dati per acquisiti e la ricerca di una parola nuda, essenziale, concentrata in sentenze dal tono ieratico e sapienziale. La nuova raccolta di Viviani trova l'equilibrio tra queste due tensioni, tra l'assertività aforismatica e l'ambiguità luminosa della poesia, o del sogno. Tra enunciazione impersonale e autobiografia. Se questo libro è un punto di incrocio nello stile di Viviani, è perché qui vengono illuminati i passaggi definitivi dell'esistenza e le verità inesorabili dell'esperienza individuale. Gli stessi temi erano affrontati in Ora tocca all'imperfetto, ma in Dimenticato sul prato c'è un ulteriore passo, molto suggestivo: l'io e gli oggetti consueti sono trattati come ricordi che riaffiorano improvvisamente («sono tutti militi ignoti»), toccati da una forma di nostalgia per qualcosa che non si sa più bene cos'è. È come se il poeta fosse già da un'altra parte, ma con legami percettivi e affettivi difficili da sciogliere. In questo trascolorare delle cose, in questo mutamento di sensibilità, la stessa poesia è un «oggetto» da guardare con occhi diversi: non più una ricerca estetica, ma «il punto più profondo/oscuro», un anticipo e una guida per gli snodi e le metamorfosi decisive.
Ultime poesie d'amore
di Paul Éluard
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2023
pagine: 248
"Sotto il titolo 'Derniers poèmes d'amour' sono stati raccolti in Francia, nel 1962, quattro volumetti di poesie scritti e pubblicati da Éluard tra il 1946 e il 1951. Non si tratta esclusivamente di poesie d'amore, ma l'intitolazione può essere di buon grado accettata poiché rispecchia fedelmente una delle costanti eluardiane più sicure: la costante sentimentale. Anche se molte di queste poesie non sono state scritte per una donna, ma in occasione della morte di una donna e nel ricordo di lei, il fatto sentimentale rimane sempre sotteso, indispensabile. L'«amore» di Éluard, infatti, non è mai un amore individuato, anche se assume quasi sempre l'aspetto di amore per una donna: è l'amore per la donna, l'amore per tutte le donne; un amore che deborda, oltrepassa dei margini precisi, fino a diventare sempre meno specifico, verso ideali più ampi. Un amore universale, fraterno, che, in definitiva, non senza perplessità, abbraccia e coinvolge ogni fatto umano e poetico." (Dalla prefazione di Vincenzo Accame)
Benedici la figlia cresciuta da una voce nella testa
di Warsan Shire
Libro: Copertina morbida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2023
pagine: 149
Nata in Kenya da famiglia somala fuggita dalla guerra civile, quando aveva appena un anno la sua famiglia si è trasferita a Londra. Il suo primo libro di poesie, del 2011, "Teaching my mother how to give birth" ("Insegnando a mia madre come partorire") colpì l'interesse della cantante e attrice Beyoncé, che le chiese di scrivere alcune poesie per il suo videoclip "Lemonade". "Benedici la figlia cresciuta da una voce nella testa", raccolta di versi degli ultimi dieci anni in cui le poesie di Shire hanno la risonanza dei classici. Ispirata dalla sua vita e dalle sue origini, come anche dalla cultura pop e dall'attualità, Shire canta la dignità, riscattandola, delle vite di immigrati, madri e figlie, donne nere e ragazze adolescenti. E se le sue poesie spesso sono forti, affrontando temi come la nostalgia dei rifugiati, la violenza della guerra e la mutilazione dei genitali femminili, la sua scrittura resta seducente. In versi pieni di dolore e sofferenza, ma anche di grande vitalità, Shire ci parla di cosa vuol dire abitare un corpo di donna, di disturbi dell'alimentazione, di ossessioni compulsive, e tensioni irrisolte con la fede di appartenenza.
Tutte le poesie
di Alessandro Manzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2023
pagine: 336
Dal levigato neoclassicismo delle Poesie giovanili (1797-1812), risuonanti di echi pariniani e montiani, allo stile petroso degli Inni sacri (1812-22), che coniugano poesia e preghiera nella scia dell'apologetica cattolica, al vibrante patriottismo delle Canzoni e odi civili (1814-21), tra cui la notissima orazione funebre del Cinque maggio, dove l'umana parabola di Napoleone dalla gloria all'esilio si sublima in meditazione cristiana sulla storia: nella produzione poetica del più grande scrittore italiano dell'Ottocento si riflette tutto il suo travagliato percorso interiore. La cosiddetta "conversione" spirituale investe l'intera opera di Manzoni e sfocia in un romanticismo non titanico o lirico-sentimentale e neppure individualistico, bensì corale perché volto a realizzare una letteratura moralmente e socialmente impegnata che si fa portavoce di una comunità di uomini e testimonia la visione di un Dio presente nella storia, un Dio che «atterra e suscita». Introduzione di Pietro Gibellini. Note e premesse di Sergio Blazina.
Poesie tradotte da Paul Celan
di Osip Mandel'stam
Libro: Copertina morbida
editore: Crocetti
anno edizione: 2023
pagine: 204
"Oh saggia, eloquente tristezza, oh libertà lontana dal rumore. Del firmamento inanimato, fisso, irridente cristallo!"
Nimbus
di Marion Poschmann
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2023
pagine: 229
«Il pathos della responsabilità - è piacere o sofferenza? Mi immagino che possa avere un senso ecologico e sia fonte di conoscenza poetologica. Pensare l'impensabile, riciclare Kant». Dopo gli spazi incorniciati di Paesaggi in prestito, Poschmann si muove tra lirica dell'antropocene e tradizione filosofica per raccontare spazi aperti, luoghi dell'ampiezza fisica e del ricordo, che insieme sono quelli dell'interiorità e della parvenza. Nella sua poesia c'è la conciliazione di filosofia e natura, arte e rappresentazione, distanza e vicinanza, esteriorità e intimità, immanenza e storia, umano e natura. Dall'insondabilità dell'intelletto scaturisce una lirica dinamica, potente, che insieme contempla e genera, e si scopre ironica, arguta e commovente. Nimbus è il termine latino per "nube oscura", il nembostrato, ma è anche aureola, visione estatica. Una manifestazione ambivalente dunque: la nube è visione del limine, intuizione dell'immensità. La nube oscura dispiega effetti, definisce l'atmosfera, confina il cielo, eppure allo stesso tempo sfugge, rimane incontrollabile. In una perfetta consonanza di forma e pensiero, le poesie di Nimbus raccontano l'indagine su quel confine che da sempre affascina, la linea tra il terribile e il consueto.
Visioni
di Gianni Gasparini
Libro: Copertina morbida
editore: Marcianum Press
anno edizione: 2023
pagine: 104
La poesia procede per sogni e per visioni: è questa la sua forza, la sua caratteristica essenziale. Per questo il linguaggio poetico è diverso da quello ordinario: esso deve, vuole parlare di visioni e di sogni. Nel libro biblico di Gioele si profetizza che gli anziani faranno sogni e i giovani avranno visioni, come due elementi complementari e intercambiabili. Visioni e sogni accompagnano da sempre l'esperienza umana: essi vengono intercettati e riespressi in modo intenso e spesso mirabile dalla poesia. Questa raccolta, che in qualche misura consegna un bilancio più che quarantennale di scrittura poetica dell'autore, declina il mistero del sogno-visione a molteplici livelli, come viene indicato dalla successione delle diverse parti: la natura che ci circonda, la pura e semplice quotidianità senza dimenticare l'orrore della guerra, la riflessione che si sporge - nell'intrico di bellezza e dolore - da questo a un altro mondo, l'intimità della vita affettiva. L'Appendice affronta, in una lunga composizione a sé stante, il tema spinoso ma in fondo ineludibile del rapporto tra modernità e cristianesimo.
Lo spleen di Parigi. Testo francese a fronte
di Charles Baudelaire
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2023
pagine: 192
Il tempo è una madre. Testo originale a fronte
di Ocean Vuong
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2022
pagine: 176
In questa raccolta profondamente intima, Ocean Vuong viaggia nella memoria, attraverso il tempo e le esperienze vissute. Il punto di partenza è costituito dalla perdita della madre e dalla dolorosa elaborazione del lutto. Spostandosi fra i ricordi, e in sintonia con i temi del suo romanzo "Brevemente risplendiamo sulla terra", l'autore ci parla del significato della famiglia, delle sue origini vietnamite, del paradosso di essere il prodotto di una guerra americana pur vivendo in America. Originali e incisive, le poesie di Vuong raccontano non solo del suo complesso rapporto con l'amatissima madre, ma anche delle dipendenze, della discriminazione, di vite contraddittorie e frammentate che tuttavia conservano la loro bellezza e unicità; colpisce l'attenzione riservata al dettaglio, all'oggetto di uso quotidiano, al particolare che ai più sfugge. Nonostante una grande intensità evocativa, i versi non sono privi di ironia, spesso tagliente, e sperimentano sia con il linguaggio che con la forma. Tenero, coraggioso e coinvolgente, l'autore di Cielo notturno con fori d'uscita si appella al potere salvifico della poesia per proiettarsi verso il futuro, verso la vita.