Politica e governo

Ucraina

Ucraina

di Umberto Ranieri

Libro: Copertina morbida

editore: Guida

anno edizione: 2023

pagine: 164

Putin e il gruppo dirigente russo hanno deciso il 24 febbraio del 2022 l'invasione dell'Ucraina convinti di condurre una campagna lampo in grado di liquidare in poche settimane la resistenza ucraina. Questo piano fallirà. La guerra potrà proseguire a lungo ma i termini della situazione non muteranno. Non muterà soprattutto la condizione internazionale di isolamento della Russia. Né da questa situazione il regime verrà fuori minacciando, come fa Dmitrij Medvedev, olocausti nucleari. La possibilità di un sussulto democratico che dissolva l'autocrazia russa è ancora lontana, ma le conseguenze delle sanzioni sulla economia russa, i passi falsi e le sconfitte sul terreno militare, e la tenace resistenza degli ucraini potrebbero tuttavia favorire l'aprirsi di una riflessione critica sulla condotta neo imperiale del gruppo dirigente russo e sui costi che essa comporta per il Paese. Sarà in grado Putin di Individuare una via di uscita dal vicolo cieco in cui si è cacciato? Saprà disporsi ad un negoziato su basi ragionevoli e senza porre condizioni inaccettabili per l'Ucraina? O, viceversa, la Russia si arroccherà sui territori ucraini conquistati? Si allontanerà, forse irreparabilmente, dall'Europa? È realistica una simile prospettiva nel tempo delle interdipendenze e del globalismo? Nella epoca dominata dal ritmo sconvolgente delle innovazioni tecnologiche? Chi seguirebbe la Russia che scegliesse questa strada? Questi gli interrogativi intorno a cui ruota il libro che approfondisce i motivi che hanno condotto alla crisi delle relazioni tra Occidente, Unione Europea e Stati Uniti, e la Russia di Putin.
12,00
Anarchia e cooperazione. Alle origini di un rapporto (1861-1914)

Anarchia e cooperazione. Alle origini di un rapporto (1861-1914)

di Antonio Senta

Libro: Copertina rigida

editore: Edizioni Malamente

anno edizione: 2023

pagine: 116

Anarchia e cooperazione sono due termini che raramente compaiono insieme. Questo testo ci dice invece che l'anarchia ha dato un apporto non trascurabile alla cooperazione italiana fra XIX e XX secolo. L'autore prende le mosse dalla concezione cooperativa ben presente nel socialismo utopistico; analizza quindi i legami tra cooperativismo e Prima Internazionale, per focalizzarsi poi sul contesto italiano e in particolare sulle campagne ravennati nella seconda metà dell'Ottocento. In tale contesto si situa l'esperienza dell'Associazione generale braccianti, una cooperativa che è espressione della volontà di autonomia e di uguaglianza dei braccianti. Nel parteciparvi, i braccianti libertari promuovono una partecipazione diretta di tutti i soci alle decisioni che li riguardano, senza delegare i propri interessi a chi viene considerato come dirigente. In sintesi, questo libro decostruisce lo stereotipo di una cooperazione italiana egemonizzata da «rossi», «bianchi» e «verdi», a ricreare idealmente il Tricolore, e illustra il ruolo non trascurabile delle idee e delle pratiche anarchiche nell'ambito della cooperazione. Prefazione di Tito Menzani.
14,00
Civiltà socialista. Rivista di politica, economia e cultura. Volume 1

Civiltà socialista. Rivista di politica, economia e cultura. Volume 1

Libro: Copertina morbida

editore: Besa muci

anno edizione: 2023

pagine: 154

14,00
Come resistere a un dittatore. La battaglia per il nostro futuro

Come resistere a un dittatore. La battaglia per il nostro futuro

di Maria Ressa

Libro: Copertina rigida

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2023

pagine: 464

Maria Ressa è una delle più importanti giornaliste del mondo. Da sempre in prima fila nella difesa della libertà di stampa e dei diritti umani, la sua attività le ha attirato l'odio della persona più potente del suo paese: il presidente Rodrigo Duterte. Dopo essere cresciuta e aver studiato negli Stati Uniti, alla fine degli anni Ottanta è tornata nelle Filippine, dove ha lavorato per la CNN, raggiungendo importanti risultati. Dal suo osservatorio privilegiato sul Sud-Est asiatico ha visto e raccontato gli epocali cambiamenti intervenuti nell'area, dalla democratizzazione dei regimi post-coloniali, all'insorgere del terrorismo islamico, all'ascesa di "uomini forti" che, eletti democraticamente, hanno quasi trasformato i loro paesi in dittature, fino all'esplosione dei social con la loro profonda e pericolosa influenza sulla società e la politica. Nel 2012 ha cofondato Rappler, divenuto in breve tempo il sito di notizie più importante delle Filippine, con l'obiettivo di indirizzare l'azione collettiva verso il cambiamento climatico e il buon governo, nel tentativo di contribuire ad aumentare le conoscenze degli elettori e la loro partecipazione alla vita politica. L'attività di Maria e dei suoi collaboratori, però, è ben presto diventata un bersaglio per il governo di Duterte, di cui avevano denunciato la corruzione, le malversazioni e la violenza. Per questo ha subito dieci mandati d'arresto in meno di due anni e, tuttora, corre il rischio di passare in carcere il resto della sua vita. "Come resistere a un dittatore" è la storia di come la democrazia muoia ogni giorno, poco alla volta, e di come online esista una minaccia silenziosa che sta gradualmente mettendo a repentaglio le nostre libertà. In questo libro Maria Ressa mappa il sistema di disinformazione - un'atroce rete di causa ed effetto - che ha segnato il globo nell'ultimo quinquennio e che influenza la nostra percezione della realtà e i nostri voti. Un'opera urgente e necessaria per ricordarci di tenere la guardia sempre alta e gli occhi aperti, prima che sia troppo tardi.
22,00
Profeti, oligarchi e spie. Democrazia e società nell'era del capitalismo digitale

Profeti, oligarchi e spie. Democrazia e società nell'era del capitalismo digitale

di Franco Bernabè, Massimo Gaggi

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 320

Fino ad oggi l'Italia, insieme a molti altri paesi, si è fatta trascinare dai produttori di tecnologia. All'inizio dell'epoca della rete siamo stati sedotti da servizi attraenti e apparentemente gratuiti. Poi è nato un mondo nuovo, tutto di proprietà delle Big tech, pieno di opportunità ma anche carico di distorsioni potenzialmente fatali per la democrazia. Controllo dell'informazione e controllo dei dati degli utenti: a stravolgere i pesi e i contrappesi su cui si basano i sistemi democratici non sono la tecnologia né il web, ma è il modo in cui questi strumenti vengono manipolati da enormi concentrazioni di potere economico. La battaglia non è finita. Anzi, è appena cominciata. Abbiamo tre montagne da scalare: definire i rischi di uno sviluppo senza controlli della tecnologia, concordare i sistemi di regole che si applicano agli operatori, introdurre un freno efficace allo strapotere dei monopoli. L'Europa ha la volontà politica di andare avanti ma non ha la forza sufficiente. Gli Stati Uniti hanno la forza ma non riescono a esprimere la volontà politica. La Cina interviene mettendo la museruola ai grandi capitalisti dell'economia digitale ma il suo obiettivo non è quello di rendere il sistema aperto, bensì di rafforzare il suo potere autoritario. Se il mantenimento dell'ordine e la sorveglianza sociale verranno affidati alle macchine senza controlli, se l'intelligenza artificiale generativa sarà in grado di sostituire l'uomo anche nella creatività, si farà sempre più fatica a difendere gli spazi di libertà dal grande Leviatano tecnologico. Non possiamo permetterci di cedere alla logica che vede nella presunta saggezza dell'algoritmo il fattore che rende obsoleto il dibattito democratico. È questa la sfida che abbiamo davanti, la deriva che dobbiamo arrestare. Non respingendo la tecnologia ma governandola. Siamo stati affascinati per anni dai visionari del web, ma il nostro futuro è fatto di dati, di sorveglianza, di guerre tra gli Stati e le potenze economiche della tecnologia digitale. Quale deve essere la risposta dei governi? E le democrazie sono abbastanza forti da resistere a questa tempesta?
22,00
Quale politica dopo il virus? Concetti politici alla luce della pandemia

Quale politica dopo il virus? Concetti politici alla luce della pandemia

Libro: Copertina morbida

editore: Mimesis

anno edizione: 2023

pagine: 252

Alle soglie del 2023 è ormai difficile sostenere che la crisi sanitaria dovuta all'epidemia da coronavirus (e la conseguente crisi politico-economica) costituisca, come si affannavano a ripetere analisti e commentatori nel 2020, una svolta "epocale" della storia. È però innegabile che si tratti di un evento importante, i cui effetti più profondi sul modo di pensare la politica non possono ancora apparire in maniera chiara. Il volume intende chiedersi se una crisi di questa portata abbia avuto il potere o meno di mutare il retroterra culturale e il milieu all'interno dei quali trovano forma e sostanza idee e concetti della politica. Nel tentativo di uscire dal "qui e ora" a cui la pandemia ci ha costretto, l'obiettivo è di riflettere in una prospettiva diacronica su alcune delle principali categorie della politica al fine di verificare se abbiano subito una ridefinizione o quanto meno una revisione, di fronte agli eventi prodotti dalla diffusione del virus SARS-CoV-2 e dalle risposte che sul piano politico interno e internazionale sono state date dai diversi governi del mondo. Come in una sorta di "dizionario di politica", il libro è strutturato a voci, ciascuna delle quali si compone di una parte iniziale di definizione del concetto e di ricostruzione della sua evoluzione storica attraverso il riferimento ai classici e alla più recente letteratura e da una seconda parte in cui il concetto in questione viene analizzato alla luce della crisi pandemica.
24,00
Come l'Occidente ha provocato la guerra in Ucraina

Come l'Occidente ha provocato la guerra in Ucraina

di Benjamin Abelow

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2023

pagine: 108

Chi è il vero responsabile del ritorno della guerra in Europa? Secondo il mantra della narrazione occidentale dominante, c'è un solo e unico colpevole: Vladimir Putin, novello Hitler, che avrebbe invaso l'Ucraina senza alcuna motivazione, se non quella di un violento e sfrenato espansionismo. Ma è lecito porsi ulteriori dubbi. In realtà, secondo lo storico americano Benjamin Abelow, sono gli Stati Uniti e la NATO a essere i principali responsabili della crisi ucraina. Attraverso una storia trentennale di decisioni politiche sbagliate e di provocazioni, iniziate durante la dissoluzione dell'Unione Sovietica, Washington e i suoi alleati europei hanno posto la Russia in una situazione considerata insostenibile da Putin e dal suo staff militare. Senza giustificare l'aggressione di Mosca o scagionare i leader russi, in questo libro agile ed estremamente leggibile Abelow dà voce ad autorevoli analisti politici, militari e funzionari governativi degli Stati Uniti - tra questi John J. Mearsheimer, Stephen F. Cohen, George F. Kennan, Douglas Macgregor - per mostrare in modo chiaro e convincente come l'Occidente abbia innescato il conflitto ucraino, mettendo i propri cittadini e il resto del mondo di fronte al rischio reale di una guerra nucleare. Come l'Occidente ha provocato la guerra in Ucraina guarda con lucidità sotto la superficie degli eventi recenti, permettendo ai lettori di comprendere le ragioni più profonde, ma troppo spesso mistificate e taciute, della tragedia in corso, e fornisce nuove intuizioni su come il conflitto potrebbe essere risolto. «Il mio obiettivo non è difendere l'invasione, ma spiegare perché è avvenuta. La maggior parte dei cittadini occidentali ha sentito una spiegazione unilaterale e semplicistica di come è nata questa guerra. Ovvero che l'Occidente è tutto buono e la Russia è tutta malvagia. Cerco di pareggiare quel conto. La verità può essere dolorosa, ma è comunque essenziale, perché se non diagnostichi correttamente un problema, non sarai in grado di trovare una soluzione». Prefazione di Luciano Canfora.
10,00
Il Vaticano e l'Italia

Il Vaticano e l'Italia

di Antonio Gramsci

Libro: Copertina morbida

editore: Ledizioni

anno edizione: 2023

pagine: 144

Negli scritti tratti dai "Quaderni del carcere" qui raccolti Gramsci studia la storia dei rapporti fra la Chiesa e lo Stato italiano, la politica dell'Azione cattolica e delle altre organizzazioni confessionali nei riguardi della questione sociale e i problemi posti al movimento operaio del nostro Paese dalla presenza delle masse cattoliche e dall'influenza esercitata in Italia dal Vaticano. La lettura di questi scritti assume un particolare interesse ora e può servire a verificare il contributo storico e critico fornito da Gramsci all'analisi della realtà italiana. Ledizioni ripubblica questa fondamentale opera con una approfondita prefazione di Noemi Ghetti.
14,90
Sacco & Vanzetti. Il processo ai due anarchici che sconvolse il mondo

Sacco & Vanzetti. Il processo ai due anarchici che sconvolse il mondo

di Susan Tejada

Libro: Copertina morbida

editore: Massari Editore

anno edizione: 2023

pagine: 290

20,00
Il realismo politico

Il realismo politico

di Pier Paolo Portinaro

Libro: Copertina morbida

editore: Scholè

anno edizione: 2023

pagine: 192

Il realismo politico non è in senso stretto una dottrina o una teoria, ma una prospettiva che ogni epoca fa sua e riplasma: il mondo greco con Tucidide, Machiavelli sull'onda della riscoperta umanistica della classicità, Hobbes in un nuovo modello razionalistico, fino ad autori come Hegel, Marx, Nietzsche, Weber, Schmitt, tutti riconducibili a questo paradigma di pensiero. La prima lezione del realismo è che non si può mai prescindere dalla considerazione degli interessi e dei moventi psicologici degli attori, visti entro un campo di tensioni nel quale sono forti o deboli, vincitori o vinti. All'ingresso del XXI secolo gli eventi restituiscono al realismo la sua maschera tragica. Se fino a ieri potevamo illuderci che il drago da abbattere fosse solo il potere economico dei mercati e delle imprese multinazionali, ora sappiamo che anche il potere militare è pronto a riprendersi la scena, riproducendo scenari di brutale imperialismo. Ad onta delle potenzialità civilizzatrici della globalizzazione, il sistema internazionale torna a rivelarsi segnato da una eterogeneità radicale e intrinsecamente conflittuale, come è sempre stato nella storia. Per contenere i rischi, anche la nuova epoca richiede diagnosi articolate e strategie di ampio respiro, non velleitarie illusioni. Nella consapevolezza che, di fronte alla soglia estrema dell'irrazionalità umana, anche il realismo è destinato a restare privo di argomenti.
20,00
Anarchia in divenire. Le pratiche di libertà contro ogni forma di dominio

Anarchia in divenire. Le pratiche di libertà contro ogni forma di dominio

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2023

pagine: 168

In questo itinerario che dalla resistenza antifranchista degli anni Cinquanta e Sessanta ci porta fino alle rivolte contemporanee, Tomás Ibáñez ripercorre non solo le sue vicende biografiche ma anche le principali linee di pensiero e azione del dissenso libertario contemporaneo. Nato in Spagna ma cresciuto in Francia nell'ambiente fortemente politicizzato dell'esilio anarchico spagnolo, la sua militanza politica inizia poco sorprendentemente quando è ancora giovanissimo. Cresciuto in bilico tra due paesi e due culture, milita nei gruppi di resistenza antifranchista - "con la Spagna nel cuore", come diceva Camus, uno dei suoi numi tutelari - e al contempo nei nuovi movimenti giovanili di contestazione globale, che di lì a poco esploderanno nel Maggio '68. Ed è proprio in quei "gloriosi giorni" che sovvertono l'esistente, sulle barricate parigine, che Tomás intravede le linee di sviluppo di un anarchismo a venire che deve scrollarsi di dosso schemi e ortodossie del passato. Un anarchismo extra moenia capace non solo di entrare in sintonia con i tanti movimenti dal basso emersi nel corso dei decenni, ma anche di pensare e agire nella nuova era tecnologica portatrice di un totalitarismo più subdolo e sfuggente di quelli sperimentati nel Novecento, ma altrettanto pericoloso.
16,00
Nazione pop. L'idea di patria attraverso la musica

Nazione pop. L'idea di patria attraverso la musica

di Leonardo Varasano

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2023

pagine: 154

L'idea di Nazione continua a proporsi in varie forme e gradazioni. A volte, come avverte Michael Billig, penetra nel nostro quotidiano in modi silenziosi, inavvertiti, "banali". Spesso non viene neppure nominata, eppure sopravvive e prospera. Le «banali profondità della coscienza nazionalista» si riproducono in una ricca molteplicità di manifestazioni. Tra queste c'è anche la musica. Ripercorrendo il legame tra musica e nazione alla luce della Filosofia della musica di Mazzini e dei Prolegomena sul patriottismo di Michels, il volume arriva fino al pop. Dall'analisi del caso italiano emerge una teoria di frasi, sintagmi, ritornelli inseriti in molte canzoni dagli anni Settanta a oggi. Nella musica popolare di massa il tema nazionale si presenta attraverso la celebrazione dell'amore o della nostalgia dell'Italia, il ricordo della storia patria, la critica al carattere e al malcostume italiani.
16,00