Politica e governo
La guerra in casa. Come e perché la corsa al riarmo riguarda tutti noi
di Roberto Arditti
Libro: Copertina morbida
editore: Rai Libri
anno edizione: 2023
pagine: 240
La guerra dentro l'Europa dopo una pandemia mondiale. Le minacce nucleari della Russia e l'atteggiamento spesso aggressivo della Cina. La corsa agli armamenti di molti nuovi protagonisti della scena internazionale. La dimensione cyber dei nuovi conflitti, ormai impossibili da vincere senza tecnologie e soluzioni in ambito spaziale. Il 2022 sarà ricordato come l'anno che ha rotto tutti i tabù, imponendo al mondo occidentale, quindi alla NATO e all'Europa, di affrontare questi temi abbandonando vecchi schemi ideologici, antiche paure, pregiudizi politici. Per l'Italia s'impone un cambio di passo enorme e ineludibile. Un cambio di passo che investe tutti e che non è, se non in parte minoritaria, di competenza dei militari. Libertà, democrazia, progresso civile e crescita economica non sono più separabili da un approccio maturo e coraggioso sui temi della Difesa. Non capirlo è grave e pericoloso. E per giunta irresponsabile. Giornalista di lungo corso ed esperto di comunicazione, Roberto Arditti affronta le tematiche più attuali in tema di corsa agli armamenti nella comunità internazionale e analizza la direzione intrapresa dal nostro Paese.
Il centro. Dopo il populismo
di Giorgio Merlo
Libro: Copertina morbida
editore: Marcianum Press
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il Centro è il nuovo protagonista della politica italiana dopo la sbornia populista e demagogica di questi ultimi anni. Una categoria che è sinonimo di cultura politica, di mediazione, di efficacia nell'azione di governo e di autorevolezza della classe dirigente. Un Centro, però, che non si può ridurre a giocare un ruolo meramente tattico ma che, al contrario, deve saper innescare un processo virtuoso ricco di contenuti e di intelligenza politica. Ovvero, capace di avviare un percorso che segni una netta discontinuità rispetto alla prassi politica sperimentata dopo l'affermazione delle forze populiste e sovraniste nel nostro paese. Un ruolo che può e deve esercitare anche dopo la vittoria politica ed elettorale della coalizione di centrodestra a trazione Giorgia Meloni. In questo libro si evidenzia la crisi della subcultura populista e si tratteggiano gli elementi riassuntivi che qualificano una "politica di Centro" che può mettere in discussione quel "bipolarismo selvaggio" che ha caratterizzato per troppo tempo le dinamiche della politica italiana. E, all'interno di questo processo costituente, il ruolo dei cattolici popolari e sociali può, ancora una volta, essere determinante se non addirittura decisivo. E questo perché le migliori stagioni centriste nel nostro paese sono sempre coincise con l'apporto, se non addirittura l'identificazione, con la cultura e la tradizione del cattolicesimo politico italiano. Una ragione in più, questa, per rafforzare l'impegno di chi si riconosce in quest'area culturale in una fase decisiva per il futuro democratico del nostro paese.
Scemi di guerra. La tragedia dell'Ucraina, la farsa dell'Italia. Un paese pacifista preso in ostaggio dai nopax
di Marco Travaglio
Libro: Copertina morbida
editore: PaperFIRST
anno edizione: 2023
pagine: 464
Winston Churchill diceva che "gli italiani vanno alla guerra come se fosse una partita di calcio e vanno a una partita di calcio come se fosse la guerra". Infatti, come tutte le tragedie, anche la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, appena varcato il confine italiano s'è trasformata in farsa. E Marco Travaglio la racconta in questo libro, col suo stile fra l'ironico e il sarcastico. È il diario, giorno per giorno, degli eventi drammatici che si consumano nell'Europa dell'Est mentre in casa nostra la politica e il giornalismo danno il peggio di sé. Putiniani smemorati che impartiscono lezioni di antiputinismo a chi ha sempre condannato Putin. Bellicisti da diporto che fanno il presentat'arm sul sofà e le marcette nel salotto di casa e della tv con l'elmetto sulle ventitré, tifano Terza guerra mondiale (possibilmente atomica) sulla pelle degli altri, si eccitano per le stragi e per la corsa al riarmo, prendono per oro colato e rilanciano le balle più ridicole, compilano liste di proscrizione, tentano di tappare la bocca a chi non la pensa come loro. Tengono in ostaggio un Paese in gran parte pacifista e lo costringono a vergognarsi di credere nei grandi valori della pace, del dialogo e della Costituzione. Se in Russia è vietato parlare di guerra e in Ucraina è vietato negoziare con la Russia, in Italia è proibito parlare di pace. Ma gli scemi di guerra non sono solo le nostre Sturmtruppen, che comunque ci guadagnano. Siamo noi, europei e italiani, che paghiamo il conto senza ribellarci.
Ucraina: grammatica dell'inferno. La prima fase, per non dimenticare
di Filippo Poletti
Libro
editore: Lupetti
anno edizione: 2023
pagine: 240
A invade B e ancora una volta il mondo torna a insanguinarsi. È la Russia, giovedì 24 febbraio 2022, ad attaccare l'Ucraina. Vladimiro colpisce Vladimiro e il suo popolo: è Vladimir Putin alla guida della Federazione Russa a combattere contro Volodymyr Zelensky. Un nome, Vladimiro, composto da due parole traducibili in italiano come "governo del mondo" e "governo della pace". Putin vuole disegnare un "nuovo mondo", Zelensky chiede la "pace" per la sua gente. I racconti di guerra, commentati da alcune donne fuggite dall'Ucraina e accolte a Milano dalla Fondazione Progetto Arca Onlus e dall'Accademia ucraina di balletto, compongono "Ucraina: grammatica dell'inferno", il nuovo libro del giornalista Filippo Poletti, influencer di LinkedIn. Vale per il bombardamento dell'ospedale di Mariupol con le madri in attesa di partorire. Vale per lo sterminio delle famiglie in fuga da Irpin e da tanti altri luoghi di battaglia. Vale per tanti altri orrori come gli stupri e le torture mostrati in rete. Dopo la "Grammatica del nuovo mondo" dedicata al Covid, Poletti presenta una nuova grammatica tragica, una "Guernica" stampata su carta datata ai nostri giorni, impreziosita dalla postfazione del generale di corpo d'armata ausiliario Salvatore Farina, presidente del Centro Studi Esercito. Lo fa partendo dai versi dei Måneskin, il gruppo rock italiano: «Come fai a dormire la notte, come fai a chiudere entrambi gli occhi? Balleremo sulla benzina», gridano in "Stand up for Ukraine". La benzina è la guerra russa: non può più piovere in Ucraina, seminando morte e dolore. Questo è il grido di "Ucraina: grammatica dell'inferno".
Magia del denaro
di Hjalmar Schacht
Libro: Copertina morbida
editore: Oaks Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 310
Testimone e protagonista della storia nazionalsocialista tedesca, Schacht racconta in questo saggio come e perché alla Repubblica di Weimar succedette il Terzo Reich hitleriano, tramite pubbliche elezioni e grazie alla crisi economica.
Senza sinistra
di Gianni Borgna
Libro: Copertina morbida
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 91
Dalla svolta del 1989 ad oggi la storia della Sinistra è un rosario di occasioni mancate. «Tutto è banale, scontato, uguale a se stesso. Come se si volesse perdere volontariamente, per una strana e malata coazione a ripetere». Un saggio puntuale e dalle conclusioni amare quello di Gianni Borgna. Che rimanda indietro la pellicola di questi ultimi anni di storia italiana per cercare di dare una risposta alle anomalie e alla fragilità dei vari partiti nati dalla fine del Pci. I cui eredi sono passati in una manciata di lustri da Enrico Berlinguer a Matteo Renzi. Ma senza una bussola con cui orientarsi. La dissoluzione del Partito comunista, sostiene Borgna, avrebbe dovuto favorire «la creazione di una nuova formazione politica, non meno ma più di Sinistra, non meno ma più radicalmente riformatrice». Nei fatti, però, il partito, o meglio, i vari partiti nati da quella svolta (Pds, Ds, Pd), si sono caratterizzati in maniera molto diversa. Ci fu, insomma, un "grande sconquasso", ma non si vide neanche la copia sbiadita di una vera Bad Godesberg. Il Pd, che avrebbe dovuto essere la sintesi di storie diverse, è finito per diventare un assemblaggio mal riuscito, privo di «un vero, coerente, conseguente radicalismo riformatore». Senza nostalgie per il passato - anche se con aperto riconoscimento alle virtù politiche di Palmiro Togliatti, «il più grande leader della Sinistra italiana, l'unico ad avere la statura di un vero uomo di Stato» - Borgna si interrogava sull'attualità. Introduzione di Goffredo Bettini. Prefazione alla prima edizione di Giacomo Marramao.
Sottoterra. Cronache dai mille bunker della guerra ucraina
di Luciana Coluccello
Libro: Copertina morbida
editore: Piemme
anno edizione: 2023
pagine: 179
Quello che di questa guerra resterà più impresso nella memoria collettiva, anche quando i riflettori mediatici piano piano si spegneranno, è il sottosuolo in cui una moltitudine di persone sono state costrette a vivere in condizioni precarie, al limite della sopportazione: operai, classe media, imprenditori, poveri. Famiglie che avevano tutto: belle case, la dignità di un lavoro, sogni per i propri figli. Inaspettatamente si sono ritrovate divise, spezzate, intrappolate come topi nei sotterranei delle città più martoriate per sfuggire alla morte. Uomini, donne, bambini. Civili e militari. Anziani, malati, disabili, donne in stato di gravidanza: tutti fantasmi all'improvviso. Fantasmi degli imprenditori, degli operai, dei marinai, dei professori, degli architetti che erano. Riusciti a sopravvivere con poco cibo, poca acqua, e senza la luce del sole. Riusciti a sopravvivere solo perché aggrappati alla speranza. Ma concretamente come hanno fatto? Chi portava loro il cibo? Come si lavavano? E vivevano davvero sotto i bombardamenti costanti? A un anno dall'invasione russa dell'Ucraina Luciana Coluccello, reporter e inviata delle trasmissioni di La7, racconta un aspetto insolito della guerra, la mera organizzazione quotidiana della sopravvivenza e lo fa mettendo i sentimenti e le emozioni delle vittime in primo piano, le loro drammatiche testimonianze, le speranze, il dolore irrefrenabile. E poi le riflessioni "masticate" per mesi dall'autrice, alla ricerca di un senso. Ne viene fuori un racconto straordinario, in presa diretta, che rievoca i grandi reportage dal fronte di Oriana Fallaci o quelli corali di Svetlana Aleksievic.
La democrazia non è gratis. I costi per restare liberi
di Luciano Violante
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 128
Dileggiata e dichiarata «fuori corso» dai nuovi despoti, la democrazia è oggi la principale imputata in un processo collettivo in cui è in gioco il futuro dell'Occidente. Magistrato e a lungo protagonista della vita delle istituzioni, fervente studioso della storia e della cultura classica, Luciano Violante analizza alcune preoccupanti tendenze per fare luce sui rischi reali e smascherare i falsi idoli. Il punto di partenza è il grande malinteso che l'autore individua come causa della situazione attuale: aver limitato il concetto di democrazia a un elenco di diritti da garantire, rimuovendone la naturale contropartita, i doveri a cui adempiere. Attraverso il confronto con contesti politici drammaticamente emergenti - in particolare Russia e Ungheria - scava in un passato comune per ritrovare l'origine dei tanti mali, in primis le «presunzioni» dell'Occidente (dall'esportazione della democrazia all'ingenua equazione tra sviluppo economico e avanzamento dei diritti), per fare i conti con il narcisismo di una civiltà che ha preferito lo scaltro Ulisse all'onesto Palamede. Ripercorre inoltre le tappe della storia italiana recente, alla ricerca di quel che resta dello spirito della Costituzione, per comprendere come si sia arrivati ad attribuire le colpe della politica alla democrazia ridotta a un complesso di regole, a mera «tecnica di governo», alimentando così l'errata convinzione che essa interessi e dipenda solo da chi quelle regole è chiamato a stabilirle e a farle rispettare. Un pamphlet appassionato e severo che pone l'accento sulle responsabilità di ciascuno per rimettere a fuoco e al centro dei comportamenti parole che ritrovino un significato condiviso - diritto e dovere, libertà e uguaglianza, pace e giustizia - e far sorgere una nuova e piena consapevolezza civica.
Poteri illegittimi. Clima, guerra, nucleare: affrontare le sfide del nostro tempo
di Noam Chomsky
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2023
pagine: 400
Noam Chomsky ci aggiorna sui temi più importanti del nostro tempo. Dalla guerra in Ucraina, col suo tremendo spargimento di sangue e l'ombra inconcepibile del conflitto atomico in agguato, alla crisi della democrazia americana (che riguarda tutti), con un Partito Repubblicano ormai avviato a divenire un'organizzazione prefascista e i democratici, compreso lo stesso presidente Biden, che non paiono in grado di assumere le decisioni drastiche oggi necessarie, mentre il trumpismo diventa perfino un «modello» all'estero; dall'emergenza climatica, a cui diventa ogni giorno più importante rispondere in modo adeguato, dandole la massima priorità, al ruolo della Cina nell'assetto globale, in bilico verso una nuova guerra fredda: su tutto questo (e molto altro) il grande intellettuale offre interpretazioni quanto mai lucide, abbinando un tono pacato a un estremo rigore e a prese di posizione nettissime, nella consapevolezza che solo agendo e mobilitandosi si può sperare nel futuro del pianeta. Questa edizione italiana presenta un'intervista esclusiva a Noam Chomsky della curatrice italiana Valentina Nicolì.
La tempesta è qui
di Luke Mogelson
Libro: Copertina morbida
editore: Orville Press
anno edizione: 2023
pagine: 448
Specchiarsi nell'America, tentando a seconda dei casi di somigliarle il più o il meno possibile, è un esercizio cui gli occidentali si dedicano quasi da quando l'America esiste. Ma da qualche tempo, quello specchio è diventato scuro, e rimanda immagini sempre più confuse e allarmanti. Luke Mogelson, uno dei grandi reporter dell'ultima generazione, è stato fra i primi ad accorgersene e a mettersi in strada, cominciando un lungo viaggio che da Owosso, in Michigan - dalla bottega di Karl Manke, il barbiere NoMask diventato un incrocio fra un eroe popolare e un guru dell'altright - lo ha portato fin dentro il Campidoglio saccheggiato, il 6 gennaio 2021. E alla fine Mogelson ha steso un rapporto - questo - che in alcuni momenti sembra la cronaca di un'allucinazione collettiva, in altri un romanzo americano di un genere nuovo, senza ancora un nome: mentre è soprattutto la prima, sinistra descrizione di un evento meteorologico estremo, e fin qui sconosciuto. Nient'affatto locale e, ci convinciamo una pagina dopo l'altra, destinato a ripetersi.
Dunque, la guerra!
di Bernard-Henri Lévy
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2023
pagine: 336
Bernard-Henri Lévy conosce meglio di chiunque altro l'Ucraina. Già nel 2004, ai tempi della rivoluzione arancione, aveva capito che quella sarebbe stata la nuova frontiera decisiva per l'Europa. E da allora - andando sul campo in prima persona, incontrando i protagonisti, anticipando spesso gli eventi - ha seguito tutti i passaggi del grande gioco diventato una guerra sanguinosa. In questo libro ne ricostruisce la genesi, indica le responsabilità dirette e indirette, e soprattutto lancia il suo appello, libero e veemente, per battere con la forza della pace e del pensiero l'arroganza di ogni tirannia.
Viaggio in Italia
di Michail Bakunin
Libro: Copertina morbida
editore: Elèuthera
anno edizione: 2023
pagine: 176
Nelle sue vorticose peregrinazioni, ora per partecipare a un'insurrezione ora per sfuggire a un arresto, Bakunin soggiorna spesso in Italia, soprattutto negli anni Sessanta dell'Ottocento. Più che essere attratto dalle bellezze del paese, l'obiettivo che si propone è di incendiare l'immaginazione delle masse povere italiane per fondare una società di liberi ed eguali. Tra una cospirazione e l'altra si rivela però un acuto osservatore dei mali di un paese appena unificato e già afflitto da quei vizi con cui facciamo i conti ancora oggi: un meccanismo di prelievo fiscale tanto vessatorio quanto inefficace, l'uso personale del potere da parte degli amministratori della cosa pubblica, lo strapotere della burocrazia, il ruolo invasivo della Chiesa... Insomma, lo sguardo a volte indignato ma a volte divertito del rivoluzionario russo mette in luce un'Italia che non stentiamo affatto a riconoscere. Sembra quasi che lo Stato unitario si sia ripetuto uguale a sé stesso nel corso dei decenni, riproponendo nel tempo i tanti vizi e le scarse virtù che già Bakunin coglieva oltre centocinquant'anni fa.