Morcelliana: Piccoli fuochi
The elephant man. L'uomo elefante
di Joseph Merrick, Frederick Treves
Libro: Copertina rigida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 160
Questo libro è un insieme di sguardi sulla figura leggendaria dell'Uomo Elefante, che ha ispirato cinema e letteratura. The Elephant Man era il nome d'arte di un uomo, Joseph Merrick, vissuto tra il 1853 e il 1890. Il racconto di Frederick Treves, il medico che studiò il caso dell'uomo dal volto spaventoso e il corpo deforme, è la sua prima biografia e il ritratto emozionante di un individuo che con la sua vita ha ispirato opere che l'hanno trasformato in un'icona del tardo Vittorianesimo. L'autobiografia di Merrick, qui per la prima volta pubblicata, è un pamphlet scritto all'epoca delle sue prime esibizioni e destinato al pubblico prima degli spettacoli che rivela il vissuto di un uomo dall'anima pura e dal temperamento creativo, non solo prostrato dalla sofferenza. Completano la raccolta documenti tratti da testate dell'epoca e un ricco apparato illustrativo utili a restituire una visione vivida di questo "grande scherzo della natura", come Merrick stesso si definiva.
Un incontro con Proust
di Marcel Proust, Jacques Benoist-Méchin
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 80
È l'estate del 1922 quando un giovane artista - destinato a diventare un famoso storico - si trova di fronte a uno dei più grandi scrittori della letteratura francese, ricevuto all'Hôtel Ritz di Parigi. Si tratta di Jacques Benoist-Méchin e Marcel Proust: dopo un breve scambio epistolare, i due si confrontano sulla musica, sulla reincarnazione delle anime, sulla contemplazione del mondo, che Proust, pochi mesi prima della morte, descrive con parole da mistico come una sua grande aspirazione. Queste pagine, che raccolgono le lettere precedenti e successive all'incontro, sono una testimonianza dei segreti dell'opera di Proust e della sua vita interiore: i progetti sul destino della memoria dell'umanità e sulla "comunione universale degli spiriti", ma anche sull'inevitabile fallimento della letteratura e l'adorazione perpetua della vita.
Cervello, mente, anima
di Emanuele Severino
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 64
Una domanda attraversa queste pagine: è legittimo il disinteresse di molti scienziati verso la filosofia, quando i concetti fondamentali della scienza hanno per lo più una genesi filosofica? È il caso delle categorie cervello, mente, anima, pensiero. Categorie che, nella loro stessa origine, sono attraversate da tensioni che si evidenziano, ad esempio, nelle riflessioni delle neuroscienze. Tensioni che un approccio riduzionista a questi concetti oggi divenuto senso comune - sembra occultare.
Aeroplani a Brescia
di Franz Kafka, Max Brod
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 112
Tre amici sotto il cielo di Montichiari – in provincia di Brescia – contemplano i primi voli pionieristici, lo sfrecciare di aeroplani nella competizione internazionale di volo del 1909. Non tre amici qualsiasi, ma Franz Kafka, Max Brod e il fratello Otto, in vacanza in Italia, sul lago di Garda. Con entusiasmo, in una sorta di gara letteraria, lo scrittore e il suo biografo Brod narrano impressioni e atmosfere della competizione che richiamò regnanti e intellettuali di un’epoca ormai tramontata. Accanto a quello di Kafka è per la prima volta tradotto il testo dell’amico: con differenze di stile che denotano la diversa statura degli autori. In Appendice le pagine de «La Sentinella Bresciana», giornale locale che ricostruisce quei giorni di settembre nella brughiera.
Il banchetto al tempo della peste. Testo russo a fronte
di Aleksandr Sergeevic Puskin
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 144
Il Banchetto puskiniano fu composto e ambientato durante la pandemia di colera che colpì la Russia, e Mosca in particolare, nel 1830 e pubblicato per la prima volta nel 1832. Un testo provocatorio, e tragico, fin dal titolo: Puskin vi coniuga in un ossimoro l'incompatibile, il gaudio (Banchetto) e il lutto (al tempo della peste). Un'opera scandalosa, per questa incompatibilità, allora come ai nostri giorni, in cui si contrappongono il vino e l'allegria che sfidano la potenza della morte, ma anche - fuor di metafora - il simposio - figura letteraria e filosofica - e la ricerca di verità e immortalità, mai paga. Questa edizione presenta il capolavoro della letteratura russa in una veste del tutto inedita, con prefazione di Andrej Shishkin, nuova versione italiana con testo a fronte e nota alla traduzione di Laura Salmon, tavole dell'artista G.A.V. Traugot.
Maria. La madre che salva
di Salvatore Natoli
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 96
«Nei secoli cristiani la figura della "Madre di Dio" ha occupato - e non poteva essere altrimenti - una posizione centrale sia nella liturgia sia nella devozione popolare. E soprattutto in quest'ultima. La Vergine Maria viene, infatti, venerata sotto innumerevoli titoli e nei più disparati luoghi e contrade. Ciò detto e indipendentemente dal credere, cosa si può dire innanzi a un fenomeno collettivo così vasto? È superstizione? O altro? E che significato ha - o può rivestire - la figura della Vergine Maria per chi non crede o, comunque, non aderisce ad alcuna religione positiva? E, infine, senza alcun riferimento alla trascendenza, v'è nella figura della Vergine qualcosa che può parlare a tutti gli uomini? Ritengo di sì, perché Maria risveglia nell'anima l'archetipo - se così lo si vuol chiamare - della maternità».
Perché l'uomo continua a credere
di Dario Antiseri
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 96
«Proprio perché le grandi risposte non sono alla portata della nostra mente, l'uomo rimane un essere religioso, nonostante tutti i processi di demitizzazione, di secolarizzazione, tutte le affermazioni della morte di Dio che caratterizzano l'età moderna e ancor più quella contemporanea». (Norberto Bobbio) Intrecciando il pensiero di filosofi moderni e contemporanei - oltre a Bobbio, Pascal, Kierkegaard, Weber, Scheler, Florenskij, Wittgenstein, Pareyson... -, il testo si struttura attorno alla "grande domanda", sul senso ultimo della vita di ogni essere umano e dell'intero universo, che la filosofia pone senza essere in grado di dare risposte. È lo spazio del credere.
Rivelazione divina e genialità. Sulla differenza tra un genio e un apostolo
di Søren Kierkegaard
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 112
Chi crea l'opera d'arte, l'uomo o Dio? In questo testo, tradotto sulla base dell'edizione critica danese, Kierkegaard si interroga sul rapporto, ambiguo e dialettico, tra apostolicità - l'essere un chiamato da Dio - e genialità - l'essere ispirato. Un dilemma sia esistenziale, vissuto in prima persona e sotteso all'intera opera kierkegaardiana, sia teoretico: l'essere apostolo in che modo è compatibile con l'essere un creatore in se stesso? È l'antinomia che riecheggia nella categoria di "genialità apostolica", l'aspirazione al carattere divino della creazione umana.
Società chiusa e società aperta nella Bibbia
di Piero Stefani
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 64
Appellarsi ai valori cristiani come motivi ispiratori per operare nella società alimenta opzioni contrapposte, specie quando il tema in questione è l'accoglienza dell'«altro»: inoltrandosi anche nelle pagine bibliche meno note, si trovano testimonianze in direzioni contrarie. La società giudaica si forma chiudendosi ai «diversi», ma nel corso della storia che dai patriarchi giunge alla generazione dell'esodo, l'esperienza di essere minoranza, a volte anche vessata e perseguitata, diventa tratto comune dell'intero popolo di Israele. Fino ai più celebri passi evangelici sull'ospitalità, l'estraneità nella Bibbia si intende in termini relativi: ognuno può essere «straniero» rispetto a qualcun altro.
Kant spiegato a Napoleone
di Charles de Villers
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 80
I due scritti di Villers, qui per la prima volta editi in italiano, documentano la diffusione della filosofia kantiana in Francia e in generale fuori dai confini della Germania. Il primo è un rapido schizzo - «non mi hanno concesso che quattro pagine e quattro ore per pensarci», lamenta Villers - del pensiero di Kant richiesto all'autore da Napoleone Bonaparte, che voleva avere notizie su questo filosofo tedesco di cui tanto si parlava. Il secondo, approvato da Kant, riassume gli aspetti centrali della Critica della ragion pura. Gettando un ponte tra due culture profondamente diverse - quella francese e quella tedesca -, Villers inaugura la divulgazione della filosofia trascendentale.
Uomo tragico, uomo biblico. Alle origini dell'antropologia occidentale
di Salvatore Natoli
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 80
Se «la costellazione Occidente» nasce dal contaminarsi, scontrarsi e comporsi di varie culture, hanno un particolare rilievo in questo processo la civiltà greca e quella giudaica. La visione che i Greci ebbero del mondo - di cui è emblema la vicenda di Edipo - viene qui designata «metafisica del tragico»: di fronte a una natura violenta e crudele, l'uomo è posto nel gioco spietato della vita e della morte e non può che far fronte al suo destino. Cifra del pensiero giudaico - esemplificato nelle figure di Giobbe e Qoèlet - è invece la «teologia del patto», la cui specificità è l'unico Dio con il quale Israele ha stipulato un'alleanza per sempre che richiede l'osservanza della Legge. Natoli confronta uomo tragico e uomo biblico facendone emergere il tratto comune: la consapevolezza della finitudine umana a fronte dell'indomabile.
Giobbe e Kafka. La contesa con Dio
di Margarete Susman
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 64
Come declinano Giobbe e Kafka il problema della sussistenza del male nel mondo in rapporto alla giustizia divina? Margarete Susman - in questo saggio del 1929 che Giuliano Baioni ha definito «la prima esauriente interpretazione» di Kafka - analizza il lamento del patriarca Giobbe, emblema di abbandono e sofferenza, e la sua disputa con Dio come anticipazione del destino dell'ebraismo nell'esilio. Lo accosta poi allo sgomento e all'angosciante visione dell'esistenza dello scrittore praghese, il quale denuncia nei protagonisti dei suoi romanzi la nientificazione del senso nell'epoca a lui contemporanea. Giobbe e Kafka elevano la propria voce "a Dio" e "per Dio", disputando con Lui, nella comune speranza che tali preghiere vengano ascoltate.