Rizzoli: Saggi italiani
Amori tossici. Alle radici delle dipendenze affettive in coppia e in famiglia
di Laura Pigozzi
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 240
L'amore tossico non si fabbrica da solo o a causa di ripetuti incontri cattivi. I cattivi incontri arrivano sempre prima. Questo libro parla di invasioni nei confini delle relazioni che viviamo in famiglia e fuori. Parla di mariti, amanti, ma anche amici, colleghi, superiori e soprattutto madri che in nome dell'amore assoluto impediscono il necessario e vitale processo di separazione dei figli. Parla di ghosting, serial lover e gaslighter. Parla di quei legami che diventano predatori, che ci tolgono spazio, che ci depotenziano, che ci fanno male. Ma per capire come l'amore può ribaltarsi in odio è importante guardare indietro. Perché i sadici, i prepotenti, i manipolatori hanno un fiuto infallibile nell'annusare e scegliere la vittima perfetta che ogni ex bimbo o bimba violata rappresenta in potenza. L'amore è una questione di confini, di bordi che dovrebbero restare porosi, mobili, morbidi e consentire il passaggio di ciò che nutre, come fa la membrana di una cellula, definita ma non assoluta, stabile ma non necrotizzata. Nell'amore tossico, invece, i confini sono perturbati: abbattuti nell'invasione simbiotica dell'amore assoluto, oppure irrigiditi, invalicabili ed espulsivi, nell'abbandono. Esiste una strana equivalenza tra simbiosi e abbandono che viene vissuta nei nostri primi legami famigliari e che si riproduce inevitabilmente nelle relazioni d'amore che stabiliamo da adulti. Laura Pigozzi, punto di riferimento della nuova psicoanalisi, racconta in quanti modi l'odio e l'amore che respiriamo nell'infanzia determinano il grado di indipendenza e di equilibrio che poi sapremo vivere da adulti, liberandoci dalla tossicità di molte relazioni claustrofobiche.
Il male dentro. Peter e Laura Nuemair uccisi dal figlio Benno. Menzogne e verità di un delitto mostruoso
di Matteo Macuglia
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 272
È il tardo pomeriggio del 4 gennaio 2021, quando nella tranquilla città di Bolzano si perdono le tracce di Peter Neumair e Laura Perselli. A denunciarne la scomparsa, il giorno dopo, è il figlio Benno. Da quel momento il trentenne, all'apparenza gentile e collaborativo, mette in atto un'impressionante serie di depistaggi, mentendo e manipolando. Costruisce nei giorni una sequenza di bugie, raccontate ai giornalisti così come ai suoi parenti. Bugie raccolte e smascherate anche con questa inchiesta, confluita nel fascicolo di indagine degli inquirenti. Come inviato della trasmissione Quarto Grado, Matteo Macuglia si troverà, a partire da quei primi giorni di gennaio, a seguire le tracce dei protagonisti, incontrando più volte Benno e l'altra figlia dei coniugi Neumair, Madé, e ad assistere alle ricerche dei corpi prima e al processo dopo. Una storia controversa come controverso sarà il dibattimento tra difesa e pubblici ministeri. Di questa violenta vicenda, rimangono le macerie di quanto accaduto nell'appartamento al secondo piano di via Castel Roncolo; un ergastolo che cancella ogni futuro possibile per colui che si è macchiato del più atroce dei delitti; il futuro di una figlia che prova a rifarsi una vita dopo aver perso ciò che aveva di più caro al mondo; due esistenze spazzate via, impossibili da riparare. E resta questo racconto, a ricordarci quanto il male possa annidarsi tra le pieghe delle nostre relazioni più care, e rimanere in attesa di colpire per anni, cancellando ogni cosa in un ultimo, estremo tentativo di sopraffazione.
Oriana. Una donna libera
di Giuseppe Galeani, Paola Cannatella
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 324
Dall'infanzia a Firenze all'esperienza come staffetta partigiana, dalla precoce scoperta della vocazione per il giornalismo ai reportage di guerra nei luoghi più caldi del pianeta, dalla popolarità mondiale dei suoi libri alla scelta di una reclusione quasi totale fino al controverso impegno civile dopo gli attentati dell'11 settembre, la vita di Oriana Fallaci è una sfida continua in nome della libertà di essere sé stessa. Sempre. Con gli antipatici miti di Hollywood e gli astronauti, con i dittatori e i potenti della Terra. Con i suoi amori folli e geniali. Con i suoi libri. Questo romanzo grafico racconta non solo una scrittrice di genio ma anche le trasformazioni di settant'anni di storia attraverso il percorso umano, professionale, artistico e politico di una donna libera.
La mutazione. Come le idee di sinistra sono migrate a destra
di Luca Ricolfi
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 256
Le idee non stanno ferme. Le grandi idee, i grandi principi, le visioni del mondo hanno sempre delle radici, come le piante. Ma, diversamente dalle piante, raramente restano dove sono nate. Le idee si muovono, cambiano habitat, come uccelli di passo. È quel che è successo a tre grandi ideali della sinistra: difesa dei deboli, libertà di pensiero, cultura come via privilegiata verso l'eguaglianza. Oggi queste idee, che hanno fatto la storia della sinistra, non abitano più lì. Alcune vagano senza meta, altre si sono posate sulla destra. A vagare senza meta è soprattutto l'idea gramsciana della cultura alta come strumento di emancipazione dei ceti popolari, un'idea ancora viva ai tempi di Togliatti, ma completamente sopraffatta da mezzo secolo di riforme dell'istruzione, che - abbassando la qualità degli studi - hanno finito per bloccare l'ascensore sociale. A posarsi sulla destra, invece, sono state la difesa della libertà di pensiero, contro l'adesione acritica della sinistra al politicamente corretto, e la difesa dei deboli, contro l'incapacità di ascoltare la domanda di protezione dei ceti popolari. Attraverso un nuovo modello interpretativo, la dottrina delle tre società, Ricolfi individua con precisione chi sono i deboli oggi, e ricostruisce il lungo processo che ha portato la destra e la sinistra a scambiarsi le rispettive basi sociali, determinando una vera e propria mutazione del sistema politico. E azzarda l'ipotesi che sia un'eccessiva celebrazione del progresso ad accecare i progressisti, incapaci di vederne anche i lati oscuri, le falle che alimentano una nuova disperazione sociale, di cui sarebbe bene invece intercettare il grido.
Sangue in Vaticano. Le inquietanti verità sulla strage nella Guardia Svizzera
di Laura Sgrò
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 304
Il 4 maggio 1998 nei sacri palazzi del Vaticano il vicecaporale della Guardia Svizzera Cédric Tornay, il comandante Alois Estermann e sua moglie Gladys Meza Romero vengono trovati senza vita. Bastano poche ore e Joaquín Navarro-Valls, portavoce vaticano, comunica alla stampa la ricostruzione dei fatti. Con «certezza morale» sostiene che il giovane Cédric ha ucciso i coniugi e poi si è suicidato. Il caso è chiuso, ma molte domande restano aperte. Nel 2019 Muguette Baudat, la madre di Cédric, contatta l'avvocato Laura Sgrò nell'ennesimo tentativo di avere delle risposte. La perseveranza dell'una incontra la tenacia dell'altra e le due donne ingaggiano una lotta contro il più ostinato dei nemici: il silenzio. Da quel giorno inizia una battaglia legale per riaprire l'indagine sulla base di nuove prove, testimonianze inedite e consulenze peritali che ribaltano la verità ufficiale di una vicenda ben più complessa che bisognava nascondere. La scoperta di come si svolsero le indagini, lungi dal dissolvere ogni sospetto, solleva sconcertanti questioni. La lettera di addio di Cédric è stata scritta davvero di suo pugno? Perché le analisi del luogo del delitto non sono state più accurate? Come mai è stata conservata solo una manciata di fotografie della scena del crimine? E, soprattutto, perché il fascicolo è stato tenuto nascosto nonostante non fosse coperto dal segreto pontificio? Tra attese interminabili e testimoni fin troppo avvezzi a mantenere la riservatezza, emergono delle verità inquietanti che nessuno finora aveva raccontato.
Il ritorno degli imperi. Come la guerra in Ucraina ha stravolto l'ordine globale
di Maurizio Molinari
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 272
L'invasione russa dell'Ucraina è il momento di frattura dell'ordine internazionale scaturito dalla fine della Guerra fredda. Il conflitto innescato da Vladimir Putin nel cuore dell'Europa accelera un mutamento che sconvolge il mondo in cui viviamo, fa emergere in maniera brutale come sul pianeta vi siano quattro grandi attori, le cui caratteristiche e capacità sono a tal punto superiori rispetto al resto della comunità internazionale da poter rispolverare, come propone Maurizio Molinari, la definizione di imperi, reali o potenziali. Russia, Unione europea, Stati Uniti e Cina popolare: una partita fra vecchie e nuove grandi potenze, ognuna con un'identità, una genesi storica, degli interessi e un orizzonte assai peculiare, ingaggiate in una sfida per la leadership globale che non ha più connotati solo economici e diplomatici, ma anche militari. Maurizio Molinari, da sempre attento osservatore della politica internazionale e profondo conoscitore delle dinamiche in atto, ci aiuta a capire quali esiti può avere questo confronto, spiegandoci, anche con lo strumento delle mappe, la portata dei mutamenti a cui stiamo assistendo e la minaccia che incombe sulla sicurezza di tutti noi, europei in primis. Con un focus sul ruolo dell'Italia sul nuovo scacchiere del Mediterraneo allargato che va delineandosi. Perché il conflitto in Ucraina non costituisce solo il ritorno della guerra nel Vecchio Continente, ma offre una rappresentazione drammatica della sfida tra democrazie e autocrazie, che solo una attenta analisi come quella offerta in queste pagine può permetterci di comprendere a pieno. Nella consapevolezza che quelli a venire saranno anni difficili e di tensione crescente, per far fronte a una minaccia che tutti, leader e opinioni pubbliche, hanno il dovere di comprendere per poter poi disinnescare. Con le mappe che spiegano il mondo che verrà.
I piani del nemico. Cos'è e come funziona la scienza delle previsioni in tempo di crisi
di Alessandro Vespignani
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 300
Londra, 1854. Il colera devasta la città. Un medico, John Snow, ha l'idea di segnare su una mappa i punti in cui la malattia colpisce con maggiore durezza. Si accorge che l'epicentro è una pompa d'acqua. Chiusa quella, il colera si ritrae. Il nemico è sconfitto. È la prima dimostrazione della potenza dei dati in campo epidemiologico. Ma virus e batteri sono un avversario ostinato. Che torna ad attaccare sotto varie forme, in tempi e luoghi diversi. Ebola, Sars, Mers. Epidemie imparagonabili tra loro, eppure unite da un filo comune. Ogni volta che un patogeno arriva a manifestarsi, si lascia dietro delle informazioni. Dei numeri. Velocità di contagio, pattern di spostamenti, indice di trasmissibilità. La scienza delle previsioni non mente: se si hanno a disposizione i dati, si possono elaborare modelli di strabiliante accuratezza. Saper leggere i numeri vuol dire stringere nel pugno i piani del nemico. Proprio come John Snow teneva in pugno la cartina di Londra. Ed è così che all'inizio del 2020, mentre tutti ripetono "Niente panico", il team di ricerca di Alessandro Vespignani è tra i primi a predire e suonare l'allarme della deflagrazione del Covid come grande pandemia del nuovo millennio. La scienza delle previsioni, quella del "tanto nessuno ci ha mai capito nulla", ha in realtà dimostrato per l'ennesima volta la sua potenza nel corso dell'emergenza. Ha rivelato tutti gli errori che sono stati fatti, ma anche tutte le lezioni che sono state apprese. L'autore, uno dei massimi studiosi del settore a livello mondiale, ci ricorda chi è il vero nemico, dove si annida, cosa possiamo fare per fermarlo. Quali sono i suoi punti di forza e quali le sue debolezze. Ma soprattutto ci dice quali sono le nostre debolezze, quali sono stati i nostri errori. E come fare a non ripeterli la prossima volta. Perché la vera domanda che due anni e mezzo di pandemia ci hanno lasciato non è quando arriverà un nuovo virus a sconvolgere le nostre esistenze. Ma se saremo preparati ad affrontarlo.
Chi dorme non piglia Cristo
di Marco Pozza
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 272
L'Evangelo ha "parole d'una violenza inaudita: il loro attrito è febbrile, la loro sintesi più breve è pur sempre un invito perpetuo alla rivoluzione. Rivoluzionare me stesso: 'Puoi sempre ricominciare!' mi viene ripetuto una riga sì, l'altra anche". È sconcertante uno sguardo così: "pare che non sia più il figliolo prodigo a chieder perdono al Padre suo; sembra (quasi) che sia il Padre a chieder scusa al figliolo scostumato. Fingendosi dalla parte del torto pur di riciclare la mia vergogna". Il nuovo libro di don Marco Pozza è un'avventura lunga un anno in compagnia della "parola di Dio" che, dalla prima domenica d'Avvento, si ascolta nelle messe festive durante l'anno liturgico A, quello del Vangelo di Matteo (con qualche inserto dal Vangelo di Giovanni). È un libro scritto pensando al dramma di chi ha perso Dio, di chi non lo trova più, di chi non lo ha ancora trovato. Senza fame e sete nessuna pesca inizierà: chi ha il cuore freddo, chi dorme - chi ha il sonno della pancia piena - "non piglia Cristo". È un libro di divagazioni orizzontali, scavi in profondità, ospitalità accoglienti nei Vangeli domenicali. "Condivido le domeniche fuoriporta dell'anima mia" scrive don Marco. "Sono gite, vacanze, escursioni sul sentiero che conduce a Cristo e ai suoi segreti misteri. Quando esco di casa, la mia vita mi appare confusa, intricata, un po' inespressa. Quando rientro dopo averli incontrati, mi pare di vederla in HD, un po' più in alta definizione. Mi conosco un po' meglio, mi accetto un pizzico in più."
L'alfabeto della natura. La lezione della scienza per interpretare la realtà
di Roberto Battiston
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 264
La realtà in cui siamo immersi è complessa, incerta e imprevedibile, forse a un livello mai visto in passato. Di fronte a questa complessità, però, il nostro pensiero non può arretrare: come potremmo vivere in un mondo che sappiamo decifrare solo in piccolissima parte? Il caos della pandemia, le reazioni scomposte di una certa politica e la circolazione di fake news sempre più virali hanno mostrato con chiarezza che solo ragionare in termini scientifici ci consente di capire e spiegare i molti aspetti di un fenomeno complesso. Proprio per questa ragione la scienza, con i suoi limiti, le sue incertezze, ma anche con la sua efficacia interpretativa dovrebbe essere pienamente accolta nella discussione pubblica. La conservazione dei valori democratici e il rafforzamento della fiducia nelle istituzioni sono possibili solo con il contributo di cittadini ben informati. Come ha scritto Stephen Hawking: "In una democrazia, è molto importante che i cittadini abbiano una conoscenza di base della scienza in modo da poter controllare quanto la scienza e la tecnologia influenzano sempre più le nostre vite". Quali sono le domande giuste davanti a una cosa che non capiamo? Come si smaschera una fallacia in un ragionamento? Quali sono gli errori cognitivi che condizionano le nostre decisioni? Abbiamo davanti a noi una sfida enorme, scrive Roberto Battiston, in cui mettere a frutto la lezione che abbiamo imparato con la pandemia: la questione ambientale. Un tema elusivo, lento, contraddittorio, eppure decisivo per il nostro futuro; un tema che dobbiamo affrontare ora, evitando di farci ingannare da suggestioni poco fondate. Grazie alla scienza abbiamo gli strumenti per capire i problemi e risolverli: dobbiamo solo imparare a usarli nel modo più opportuno.
Guida galattica per elettori incazzati
di Andrea Scanzi
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 144
"Ultim'ora: Calenda ha stretto un'alleanza con se stesso. Permangono però delle sostanziali differenze di veduta tra Calenda e Calenda. L'alleanza è quindi a rischio." Non era mai successo nella storia repubblicana che si votasse a settembre. "Draghi si è dimesso. Un finale disastroso per un governo noioso (come tutti quelli finti-tecnici), contraddittorio, insopportabilmente venerato da quasi tutti i media, ora condivisibile e molto spesso no. Così, a un'estate già torrida per colpa del clima, si è aggiunta la prospettiva di uno scontro elettorale che, in un modo o nell'altro, lascerà scottata buona parte del Paese con il ritorno del cazzaro verde, la resistibilissima ascesa dell'urlatrice nera, le acrobazie di Giggino Fabris e il mesto gioco delle alleanze: dalla Caletta, durata un attimo come le rose, fino alla bad company dei Renzenda". Con il suo stile graffiante, fatto di sferzante ironia, critiche pungenti e acuta visione del futuro, Andrea Scanzi ci offre un agile vademecum per la prossima, infuocata tornata elettorale. Tra la storica propensione a destra della nazione e la fascinazione per l'opposizione della sinistra; tra la svolta di Brunetta e la ricomparsa del "poro Calenda" in versione nazionale; tra gli alberi di Berlusconi e la tragedia di Renzi; tra l'eterno balletto Di Maio-Salvini e la prospettiva di avere come prossima premier Donna Giorgia Meloni, possiamo ancora fare qualcosa. "Invece di frignare in anticipo, provate e proviamo a rialzare la testa. A dire qualcosa di sinistra. Vinceranno comunque i postfascisti e derivati? Vorrà dire che faremo quello che ha quasi sempre fatto la parte migliore di questo Paese: opposizione. Se non altro, torneremo politicamente vivi. Finalmente indignati e giustamente incazzati."
Le catene della destra. Scienza, guerra, giustizia, giovani, complottismo: l'ascesa degli impostori. Inchiesta su un grande imbroglio
di Claudio Cerasa
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 304
Chi sono i nuovi impostori? Cosa vogliono i nemici della società aperta? Che differenza c'è tra vincere e governare? Come si distingue un politico che guida i follower da uno che si fa guidare da essi? Quali sono i tabù da superare per liberarsi dal populismo? E perché la nuova destra sta alla libertà come Peppa Pig alla verità? Dalla guerra alla pandemia, dalla giustizia alla sicurezza, dall'immigrazione alla globalizzazione, e poi la paura del modello Amazon, le politiche contro i giovani, la scienza demonizzata e l'Italia come laboratorio politico di un esperimento per il futuro: la politica guidata da un complottismo irreversibile. "Le libertà sono tutte solidali" disse Filippo Turati, uno dei fondatori del socialismo italiano. "Non se ne offende una senza offenderle tutte." Il nuovo libro di Claudio Cerasa è un'inchiesta sulle catene che impediscono alle destre nazionaliste e sovraniste di liberarsi dei loro vizi, dei loro estremismi e dei fantasmi del passato. Destre che di fronte alle grandi emergenze diventano parte dei problemi più che delle soluzioni. Destre che di fronte alle grandi sfide hanno dimostrato di essere incompatibili con la difesa dell'interesse nazionale. Destre come quelle guidate da Giorgia Meloni e da Matteo Salvini, incapaci di proporre soluzioni efficaci dinanzi alle enormi questioni che l'Italia deve affrontare: la guerra in Europa, la crisi energetica ed economica, le riforme strutturali necessarie per ottenere i fondi europei. Come può governare un grande Paese una destra che usa le battaglie in difesa della libertà solo per difendere la libertà di essere estremisti? È ora di aiutare la destra a riconoscere gli impostori.
Autonomia e libertà. Dieci idee per la Sardegna e l'Italia
di Ugo Cappellacci
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 228
Amare la propria terra tanto da onorare con sacro rispetto le proprie origini. Amare la propria terra tanto da guardare al futuro con speranza, fierezza, entusiasmo e il desiderio di migliorarla e renderla crocevia strategico del Mediterraneo, «piattaforma [...] di eccellenza per la sperimentazione, lo sviluppo e l'implementazione delle tecnologie». In queste pagine Ugo Cappellacci, presidente della Regione Sardegna dal 2009 al 2014, rivela con franchezza il suo modo di intendere e fare politica, alla luce dei risultati ottenuti e delle tante sfide che la sua terra e l'Italia intera devono ancora affrontare. Di cosa ha bisogno la Sardegna? Di avere ben chiari i suoi limiti e di poterli trasformare in un trampolino per lo sviluppo. L'insularità comporta isolamento e una serie di svantaggi (geografici, per la mobilità, economici, sanitari), ma ha preservato finora un patrimonio ambientale quasi intatto, non contaminato dalla modernità. La marginalizzazione dovuta a fattori geografici può e deve essere gestita assicurando continuità territoriale, vantaggi fiscali propri di una zona franca, la riqualificazione di quanto di prezioso c'è già (territorio, cultura, prodotti agroalimentari). Cappellacci insiste perché la strada che da presidente di Regione aveva iniziato a tracciare non venga abbandonata. La Sardegna deve battersi per vedere riconosciuta la sua insularità, la sua specialità («è proprio la specialità l'arma giusta per vincere la sfida della globalizzazione»), e deve rivendicare la sua autonomia dallo Stato centrale (sulla scia del sardismo e del desiderio secolare di indipendenza). È questo il momento di agire con decisione e lungimiranza; con i fondi del Pnrr, la Sardegna deve compiere il grande salto e rendersi autonoma, «deve puntare sui suoi vantaggi competitivi non delocalizzabili», deve essere protagonista delle sue scelte: «L'autonomia che immagino è il contrario dell'antico scaricabarile ed è principalmente assunzione di responsabilità».