Chi non ci va, la provi; chi ci va, perseveri; chi le vuole male cambi idea e chi la ama si stringa a coorte per difenderla. «Di tutte le seccature inventate dall'uomo, l'opera è la più costosa», diceva Molière. Ma per Alberto Mattioli questa geniale invenzione italiana è soprattutto una magnifica e folle ossessione. Ha assistito infatti a quasi 1.800 recite in tre continenti, decine di Paesi e centinaia di teatri; ovunque si alzi un sipario, per lui vale il viaggio perché l'opera lirica mantiene intatto il suo misterioso potere emozionale, la sua capacità di parlare al cuore e al cervello degli spettatori. Raccontando della sua inguaribile passione - o, a suo dire, malattia - l'autore descrive questo affascinante mondo non solo per chi all'opera ci va, ma anche per chi ci vorrebbe andare o ne è solo incuriosito: dai teatri italiani che hanno reso nazionalpopolare il melodramma, quando Rossini, Verdi e Puccini erano la colonna sonora della vita di molti, all'opera di oggi, fenomeno globale e multimediale. Mattioli ci mostra le ragioni di un amore irrazionale e sfrenato per uno spettacolo capace con i capolavori del passato di leggere il nostro presente e di continuare a farci piangere, ridere e riflettere. Perché finché c'è opera c'è speranza.
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Pazzo per l'opera. Istruzioni per l'abuso del melodramma
titolo | Pazzo per l'opera. Istruzioni per l'abuso del melodramma |
autore | Alberto Mattioli |
argomento | Arti, cinema e spettacolo Musica |
collana | Saggi |
editore | Garzanti |
formato |
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pagine | 216 |
pubblicazione | 11/2020 |
ISBN | 9788811689805 |
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€16,00
Disponibile normalmente in 24/48h
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