Nella metamorfosi della memoria contemporanea mutano i luoghi del ricordare: non è più nei simboli appannati della memoria tradizionale che va cercata la testimonianza indelebile del trascorrere del tempo, ma negli spazi più domestici della vita quotidiana. Tra le pietre delle antiche case rupestri del Mediterraneo o le mura, virtuali, delle case della mente - le dimore che tra storia e letteratura (come per esempio "Casa Howard") celebrano le virtù dell'intimità borghese - fino ai resti durevoli della violenza e della guerra (il villaggio martire di Oradour sur Glane, uno dei più importanti memoriali del secondo conflitto mondiale). Ma ancora le case testimoniano fratture epocali, come l'avventura industriale stratificata nelle periferie delle nostre città. Sono soprattutto gli edifici e gli oggetti che, quasi proiezioni del nostro corpo, preservano la memoria quotidiana nel tempo, ne comunicano le emozioni in profondità: siano essi la forchetta ricurva scoperta fra le rovine di un villaggio-martire o il profilo antico della casa di famiglia.
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Geografie della memoria. Case, rovine, oggetti quotidiani
titolo | Geografie della memoria. Case, rovine, oggetti quotidiani |
Autore | Antonella Tarpino |
Argomento | Scienze umane Storia |
Collana | Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie |
Editore | Einaudi |
Formato |
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Pagine | 238 |
Pubblicazione | 09/2008 |
ISBN | 9788806190873 |
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€17,00
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