Un giorno Boratin, un musicista blues che vive a Istanbul, si risveglia in ospedale avendo completamente perso la memoria: non sa più chi è, da dove viene, qual è il suo passato e quale la direzione del suo presente, non ricorda gli affetti più cari né le amicizie più prossime, e soprattutto si arrovella attorno a un interrogativo ossessivo e senza risposta: perché ha tentato il suicidio gettandosi già dal Ponte sul Bosforo? Attorno a questa costellazione di domande cerca di riprendere a vivere, riconquistando dimestichezza con volti, voci, spazi, storie, specchi, e in primo luogo con se stesso... Flâneur dei labirinti della mente e della città, percorre pensieri e strade alla disperata ricerca di una consistenza, a tu per tu con la tabula rasa della memoria, dalla quale emergono scomposti dettagli che non sa collocare nel tempo: davanti a una statuina della Pietà, si chiede se Gesú e Maria siano vissuti anni prima o millenni addietro, e scambia l'immagine del capo dello Stato con quella di un sultano vissuto un secolo prima. Con ritmo incalzante e analisi cristallina, il romanzo di Burhan Sönmez ci restituisce le peregrinazioni di Boratin nei misteri dell'identità, fino alla domanda estrema: è più liberatorio per un uomo - e per una società - conoscere il proprio passato o dimenticarlo?
Labirinto
titolo | Labirinto |
Autore | Burhan Sönmez |
Traduttore | N. Verderame |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Collana | Narrativa |
Editore | Nottetempo |
Formato |
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Pagine | 165 |
Pubblicazione | 06/2019 |
ISBN | 9788874527601 |
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€17,00
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