Il Duecento è stato forse il secolo di maggiore sperimentazione nella storia dell'architettura medievale italiana. Il suo racconto è avventuroso, perché include edifici straordinari come la basilica di Assisi, il battistero di Parma, i castelli di Federico II nel Mezzogiorno, i palazzi pubblici delle città, le grandi cattedrali di Siena, di Firenze e di Orvieto. Politicamente instabile e frammentata, dal punto di vista artistico l'Italia è un mosaico che racchiude tessere multiformi: sperimentazioni, ibridazioni, flussi di committenze. Nel Duecento, fanno la loro comparsa fenomeni che trovano proprio in Italia la loro origine, come l'architettura degli ordini mendicanti e la promozione pubblica dei palazzi comunali. Con Federico II e la committenza dei papi l'arte diventa manifestazione di autorità contrapposte che utilizzano gli edifici come un veicolo di propaganda e di affermazione. L'architettura si fa strumento potente nelle mani di chi detiene il potere.
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L'architettura italiana nel Duecento
titolo | L'architettura italiana nel Duecento |
Autore | Carlo Tosco |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Architettura |
Collana | Le vie della civiltà |
Editore | Il Mulino |
Formato |
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Pagine | 376 |
Pubblicazione | 10/2021 |
ISBN | 9788815294210 |
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€25,00
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