La modernità è anche la storia del nesso di tensione, adattamento e contrasto tra la filosofia e l'assolutizzazione del mercato in cui si condensa lo spirito del capitalismo. Sulle orme di Hegel e di Marx, il libro delinea una fenomenologia dello spirito del capitalismo condotta sui due piani della storia della modernità e delle principali figure del pensiero che l'hanno animata. Massima alienazione dell'uomo rispetto alle proprie potenzialità ontologiche, l'odierno monoteismo del mercato è la prima società in cui regna sovrano il principio metafisico dell'illimitatezza, il "cattivo infinito" della norma dell'accumulazione smisurata del profitto a scapito della vita umana e del pianeta. In questo scenario, la filosofia resta il luogo del rischio assoluto: infatti, essa è il luogo della possibile resistenza al nichilismo della forma merce e, insieme, della sua eventuale legittimazione in stile postmoderno. Saggio introduttivo di Andrea Tagliapietra.
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Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo
titolo | Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo |
Autore | Diego Fusaro |
Argomento | Scienze umane Filosofia |
Collana | Tascabili. Saggi, 458 |
Editore | Bompiani |
Formato |
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Pagine | 504 |
Pubblicazione | 03/2012 |
ISBN | 9788845270130 |
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€14,00
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