Nel 1984, Italo Calvino così annunciava la pubblicazione di «Narratori delle pianure»: "Dopo vari anni di silenzio, Celati ritorna ora con un libro che ha al suo centro la rappresentazione del mondo visibile, e più ancora una accettazione interiore del paesaggio quotidiano in ciò che meno sembrerebbe stimolare l'immaginazione". Queste trenta novelle, comiche e fantastiche, tristi o terribili, sulla valle del Po, mentre recuperano antiche forme narrative della tradizione novellistica italiana, sono un viaggio di ritorno alle fonti del narrare: cioè al "sentito dire che circola in un luogo o paesaggio". È una figura molto cara a Walter Benjamin, quella del narratore orale, che Celati ha cercato di riscoprire viaggiando e raccogliendo storie sulle rive del Po. Celebrando con le sue novelle questa figura in via di estinzione, Celati indica una degradazione ambientale che non riguarda soltanto i paesaggi, ma anche la facoltà di raccontare e di scambiarsi esperienze. Così queste sono altrettante parabole sulla nostra epoca, e costituiscono uno sforzo per ridare all'arte narrativa una credibilità che non sia soltanto letteraria.
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Narratori delle pianure
titolo | Narratori delle pianure |
Autore | Gianni Celati |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Collana | UNIVERSALE ECONOMICA, 9155 |
Editore | Feltrinelli |
Formato |
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Pagine | 160 |
Pubblicazione | 10/2018 |
Numero edizione | 11 |
ISBN | 9788807891557 |
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€9,00
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