Per la prima volta raccolti in un unico volume Artificio e natura (1968), Intervallo perduto (1980), Elogio della disarmonia (1986) e Horror Pleni (2008). Quattro saggi che segnano altrettante tappe di una riflessione estetica ricca e dinamica, in evoluzione come materia viva. "Tutti i fondamentali saggi di Dorfles sulle questioni della contemporaneità vanno letti in questa chiave; ma c'è modo e modo di vivere questo Moderno e di parteciparvi. Quello di Dorfles è esplicitamente e radicalmente critico. In questo Dorfles ha svolto una vera lezione: ci ha invitato a leggere questi fenomeni con grande realismo e disincanto, ma anche a discernere all'interno dei loro vari aspetti: ci ha educati alla molteplicità delle espressioni di questo comune "essere moda-moderna" della artisticità contemporanea. Bisogna saper distinguere tra chi ne ha consapevolezza e rappresenta questa prospettiva secondo una distanza critica, e chi semplicemente nuota nella corrente, la riflette e basta. Bisogna conoscere questa straordinaria molteplicità formale che caratterizza il moderno, riconoscerlo nella diversità dei suoi aspetti. Ed essere educati a conoscerla vuol dire non esserne travolti." (Massimo Cacciari) Con nota di Umberto Eco e un dialogo di Colonetti Aldo.
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Estetica dovunque
titolo | Estetica dovunque |
Autore | Gillo Dorfles |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Arti: argomenti d'interesse generale |
Collana | Tascabili. Saggi |
Editore | Bompiani |
Formato |
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Pagine | 820 |
Pubblicazione | 09/2022 |
ISBN | 9788830109643 |
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€24,00
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