In questo memoir lucido e intenso, Giulia Scomazzon vuole superare la paura per cercare la verità sulla madre Roberta, morta giovanissima nel 1994. Giulia allora aveva sette anni, e per lungo tempo le venne nascosta la causa del decesso di Roberta. Perché la società condannava con la vergogna e lo stigma: Roberta era infatti morta di AIDS, aveva contratto la malattia nel periodo limitato in cui aveva fatto uso di droga. Ancora oggi viene negata una memoria dignitosa e compassionevole a migliaia di persone che furono, spesso solo per un periodo della loro vita, "tossicodipendenti" e morirono di quella malattia all'epoca incurabile. La figlia Giulia, con coraggio ostinato, lavora sulla memoria individuale e collettiva per ricostruire un'immagine vera e completa della madre, la Roberta affettuosa e gentile che lavorava in fabbrica e preparava torte, la Roberta che si ammalava sempre di più. Nel farlo interroga il padre, Andrea, che per molti anni ha cercato a suo modo di proteggerla, di tenerla distante da un passato doloroso.
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La paura ferisce come un coltello arrugginito
titolo | La paura ferisce come un coltello arrugginito |
Autore | Giulia Scomazzon |
Argomento | Biografie e storie vere Biografie generali |
Collana | Narrativa |
Editore | Nottetempo |
Formato |
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Pagine | 160 |
Pubblicazione | 01/2023 |
ISBN | 9791254800126 |
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€16,00
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