Epidemie, guerre e crisi economiche sono da sempre catalizzatrici delle teorie del complotto. Eppure, non possiamo fare a meno di guardare con sgomento all’esplosione del complottismo durante la tempesta perfetta che ha colpito il mondo fra il 2020 e il 2022, prima con la pandemia da Covid-19 e in seguito con l’invasione russa dell’Ucraina. Dagli Stati Uniti all’Europa, le teorie del complotto escono dalla marginalità in cui le nostre società democratiche erano a lungo riuscite a relegarle ed entrano a pieno titolo nelle strategie dei partiti politici, sfociando in una rapida china di radicalizzazione violenta: gesta criminali, attentati terroristici, persino tentati colpi di Stato. Com’è potuto succedere? Uno strisciante sentimento di angoscia si fa allora strada: il complottismo non appare un elemento transitorio e contingente alle tragedie collettive che stiamo vivendo, ma il sintomo di una più ampia crisi di identità della società occidentale, che pandemia e guerra hanno soltanto accelerato nella sua evoluzione. Il complottismo è qui per restare. Per fermarne la minaccia occorrerà capirne le origini e, forse, dovremo anche cambiare noi stessi.
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L'ideologia della paura. Come il complottismo ha conquistato l'America e l'Europa
titolo | L'ideologia della paura. Come il complottismo ha conquistato l'America e l'Europa |
Autore | Jacopo Di Miceli |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale |
Collana | Idee |
Editore | People |
Formato |
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Pagine | 364 |
Pubblicazione | 01/2023 |
ISBN | 9791259790651 |
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€18,00
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