«La lotta per la giustizia di genere nel ventunesimo secolo non può che passare per due binari paralleli: la denuncia della violenza e dello sfruttamento attivati dalla tecnologia, e quella delle oscene disuguaglianze nella sua distribuzione sociale e geografica». Molestie e minacce online, pornografia non consensuale, informazioni personali condivise senza permesso: in tutto il pianeta milioni di donne sono esposte alla violenza digitale. E le cose non vanno meglio dall'altra parte dello schermo. Ingegnere IT, influencer e altre lavoratrici del tech discriminate o sfruttate sul lavoro. Pregiudizi sessisti dell'intelligenza artificiale e forme discriminatorie di smart working. Catene di produzione high-tech intrise di abusi e misoginia, e abissali disparità di genere nell'accesso alle risorse tecnologiche. Cosa ci ha portato fin qui, e come se ne esce? Costruito su oltre cinque anni di ricerche e impegno femminista, "La rete non ci salverà" offre uno sguardo inedito, attualissimo e appassionato sulla rivoluzione digitale, e sul suo intreccio con ingiustizie economiche e di genere. Perché nella società capitalista e patriarcale tutto ha un prezzo, e niente accade soltanto per caso. Ma ripartendo dalle voci, dai bisogni e dall'attivismo delle donne si può puntare a riprendersi la tecnologia, e a rimetterla al servizio di tutte e di tutti.
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La rete non ci salverà. Perché la rivoluzione digitale è sessista (e come resistere)
titolo | La rete non ci salverà. Perché la rivoluzione digitale è sessista (e come resistere) |
Autore | Lilia Giugni |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale |
Collana | Nuovo Cammeo, 676 |
Editore | LONGANESI |
Formato |
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Pagine | 300 |
Pubblicazione | 08/2022 |
ISBN | 9788830458932 |
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€19,00
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