"La Valle è abituata al doppio. Doppia è l'erba che spunta nei prati della Valle e che le donne sapienti usavano per dare concordia o sconcordia a seconda di quale parte veniva usata, e se cresceva verso l'alba o verso il tramonto. Doppie sono le antiche divinità dei luoghi, doppio è il confine, perché l'Umbria annoda le sue curve con le Marche senza che il paesaggio cambi: semmai è la superstrada che sta rompendo quelle curve, tagliando in due gole con i piloni e i viadotti." Anche la scrittura è fatta di confini, e la vita stessa di chi narra e che in quei luoghi è tornata negli anni della maturità, per ragionare su cosa significhi essere due in una, e su cosa intendeva Pessoa quando sosteneva che non c'è nulla di più reale di un personaggio di finzione.
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Questo trenino a molla che si chiama il cuore. La Val di Chienti, le Marche, lungo i confini
titolo | Questo trenino a molla che si chiama il cuore. La Val di Chienti, le Marche, lungo i confini |
Autore | Loredana Lipperini |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale |
Collana | Contromano |
Editore | Laterza |
Formato |
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Pagine | 166 |
Pubblicazione | 11/2014 |
ISBN | 9788858113646 |
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€12,00
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