I "diritti dell'uomo" designano quell'insieme di principi morali che governano il rapporto tra l'uomo e la società e che vennero generalmente accettati nella seconda metà del XX secolo. Non sono una questione di carità o di amore e non possono dipendere dall'arbitrio di un singolo Stato o di un governo: spettano a ciascun individuo, indipendentemente da qualsiasi altra sua qualità o caratteristica, quali la razza, il colore, il sesso, la lingua, le convinzioni politiche e religiose, la nazionalità o l'estrazione sociale, la ricchezza. La loro natura giuridica impone alla società di approvare leggi e istituzioni affinché gli individui possano effettivamente esercitarli e il loro riconoscimento trova riscontro nelle Costituzioni e nelle leggi di quasi tutte le nazioni del mondo. Il loro mancato rispetto ha costituito una delle principali cause di instabilità politica e di sofferenza umana in molti paesi, mentre la loro garanzia è diventata una preoccupazione costante della politica e materia di diritto internazionale. Tuttavia, nonostante "l'idea" si sia affermata in modo irreversibile, la sua applicazione lascia a desiderare un po' dovunque, in diversi luoghi del mondo è addirittura inesistente, e le violazioni sono sotto gli occhi di tutti. Introduzione di Giuliano Amato.
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Diritti dell'uomo
titolo | Diritti dell'uomo |
Autore | Louis Henkin |
Argomento | Società , scienze sociali e politica Politica e governo |
Collana | Voci |
Editore | Treccani |
Formato |
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Pagine | 280 |
Pubblicazione | 01/2023 |
ISBN | 9788812010400 |
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€13,00
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