Avevo ventotto anni e sempre fin allora ritenuto il mio naso, se non proprio bello, almeno molto decente". Ha inizio così l'odissea di Vitangelo Moscarda, quando un commento distratto della moglie lo inchioda a una tremenda verità: gli altri ci vedono in modo diverso da come ci vediamo noi stessi. La sua vicenda è lo specchio della crisi dell'io, tra prospettive che mutano e punti di riferimento che si perdono. Tra gli esiti più nuovi della letteratura del Novecento, l'ultimo romanzo di Pirandello è la storia di un "naufragio dell'esistenza": in seguito al cortocircuito iniziale, il protagonista arriva ad accettare l'incompletezza di sé attraverso la via della rinuncia e della solitudine, fino all'abbandono definitivo di ogni coesione interna, fino alla follia. Come ebbe a dire l'autore stesso, dei suoi romanzi "Uno, nessuno e centomila" è il "più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita".
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Uno, nessuno e centomila-Quaderni di Serafino Gubbio operatore
titolo | Uno, nessuno e centomila-Quaderni di Serafino Gubbio operatore |
Autore | Luigi Pirandello |
Curatore | Sergio Campailla |
Argomento | Narrativa Narrativa classica (prima del 1945) |
Collana | I MiniMammut, 71 |
Editore | Newton Compton Editori |
Formato |
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Pagine | 380 |
Pubblicazione | 02/2015 |
ISBN | 9788854172609 |
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€4,90
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