Rocciatore, taglialegna, scalpellino, minatore, apicoltore: chi è Celio? Insofferente alle persone fino alla misantropia, si rifugia in se stesso, nell'ermeticità del dialetto ladino e nell'abbraccio ambiguo dell'alcol, che lo stringerà per tutta la vita, fino al delirio e alla morte. In quest'uomo, conosciuto durante la problematica infanzia e quarant'anni più vecchio di lui, l'autore troverà un inaspettato mentore, una protezione dalle violenze perpetrate dal padre, una via d'accesso privilegiata ai misteri e alla saggezza della natura, rivelatasi solamente per lui. Nel racconto, Mauro Corona si riscopre bambino, mettendo nero su bianco le parole - sempre misurate, mai lasciate al caso - dell'anziano amico e compagno di bevute, alla ricerca delle radici di un male di vivere sempre scacciato e mai sopito, nel duro e apparentemente impenetrabile cuore da montanaro. Una scrittura aspra, nervosa e autentica al pari del protagonista di questo romanzo, un libro che tiene viva la fiamma del ricordo e fa luce sul potere dell'amicizia, rara e inafferrabile ma capace di farsi salvifica nell'ostilità e nell'indifferenza del mondo.
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L'ultimo sorso. Vita di Celio
titolo | L'ultimo sorso. Vita di Celio |
Autore | Mauro Corona |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Collana | Oscar absolute |
Editore | Mondadori |
Formato |
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Pagine | 204 |
Pubblicazione | 01/2022 |
ISBN | 9788804736288 |
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€13,50
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