Kurt Goedel è stato uno dei più grandi logici matematici del Novecento, ed uno dei massimi logici della storia; ovvio quindi che una sua biografia consista più nell'esposizione dei problemi affrontati e dei risultati che egli raggiunse nei suoi studi, che non nel mero racconto degli eventi biografici. Il lettore deve quindi avere familiarità con i problemi, i temi e gli aspetti tecnici della logica, della matematica e della teoria degli insiemi del Novecento, che sono considerati come conosciuti; non si tratta quindi di un'opera divulgativa come altri lavori di Odifreddi. Il lettore ideale è uno studente della laurea magistrale di Matematica.
Gigante della logica del Novecento e tra i massimi pensatori di ogni epoca, definito dalla rivista Time «il matematico del secolo», Kurt Gödel ha legato il suo nome al celebre teorema di incompletezza, ma le sue ricerche hanno spaziato in ogni campo, dalla logica alla cosmologia e persino alla teologia, giungendo a esiti visionari e illuminanti, quando non addirittura rivoluzionari. Non a caso, le sue scoperte sono state uno strumento fondamentale per Alan Turing nella progettazione del computer. E non è un caso che a Princeton Albert Einstein cercasse la compagnia di Gödel per conversare con lui di scienza, filosofia e politica durante lunghe passeggiate quotidiane. Nel "Dio della logica", in cui compare anche un prezioso inedito tratto da una conferenza tenuta da Gödel nel 1934, Piergiorgio Odifreddi ci consegna una rigorosa biografia scientifica non priva di gustosi aneddoti e felici divagazioni filosofiche, ricostruendo l'avventura intellettuale di un genio che ebbe una brillante carriera accademica e illustri riconoscimenti in vita, ma fu anche uomo schivo, ipocondriaco e paranoico, preda di ossessioni e paure che lo tormentarono fino alla morte.
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Guido
20 feb 2020